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Consiglio d’Europa: Rapporto sulla libertà di stampa. Minacce persistenti ai media, manipolazioni dell’opinione pubblica

(Photo Council of Europe - Europe Press Freedom Report)

Raccontare la guerra espone gli operatori dell’informazione a rischi notevoli, anche riguardo l’incolumità fisica. È quanto traspare dal “Rapporto sulla libertà di stampa in Europa 2024”, pubblicato oggi dal Consiglio d’Europa in collaborazione con organizzazioni partner della Piattaforma per la sicurezza dei giornalisti. Sottotitolo emblematico: “Affrontare la pressione politica, la disinformazione e l’erosione dell’indipendenza dei media”. Vi si legge: “I rischi che i giornalisti hanno dovuto affrontare nel coprire la guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina sono rimasti la preoccupazione più urgente relativa alla sicurezza dei giornalisti in Europa nel 2024”. Il rapporto identifica anche come “gravi minacce” la sorveglianza digitale dei giornalisti e i suoi rischi per la riservatezza delle fonti, la repressione transnazionale dei giornalisti, in particolare, da Russia e Bielorussia, e la tendenza alle pressioni su media e giornalisti da parte dei governi in alcuni Paesi. Il rapporto mette in guardia dalla “crescente minaccia della disinformazione, inclusi contenuti generati dall’intelligenza artificiale e propaganda di Stato, utilizzati per manipolare l’opinione pubblica e minare il giornalismo indipendente”.

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