
I partner della Piattaforma del Consiglio d’Europa per la sicurezza dei giornalisti affrontano nell’annuale “Rapporto sulla libertà di stampa” una serie di raccomandazioni che sollecitano il Consiglio d’Europa, la Commissione europea e i 46 Stati membri del Consiglio d’Europa “a una maggiore tutela legale per i giornalisti, misure di salvaguardia contro la disinformazione e misure per combattere la repressione e la sorveglianza sui media”. Invitano governi e istituzioni a “sostenere la libertà di stampa attraverso riforme politiche, trasparenza e maggiori protezioni contro minacce e molestie”. Nel 2024, i partner della Piattaforma hanno pubblicato 266 avvisi di attacchi fisici, intimidazioni, detenzioni, impunità e altre azioni restrittive, “leggermente al di sotto del numero di avvisi nel 2023 (285) ma significativamente al di sopra dei livelli pre-Covid”. I Paesi con il numero più alto di segnalazioni sono stati Ucraina (40), la maggior parte dei quali relativi a territori occupati dalla Russia o attribuiti alle forze russe, Russia (32), Turchia (28), Serbia (20) e Georgia (18). “La Georgia ha registrato il più forte aumento degli avvisi, più del triplo rispetto all’anno precedente, principalmente a causa di attacchi ai giornalisti durante le proteste pro-Ue”.