“C’è un atteggiamento negativo sulla migrazione pur riconoscendo che l’Europa ha un estremo bisogno dei migranti. Il tentativo che si sta facendo è diminuire i flussi irregolari ma da quello che riesco a capire è che l’atteggiamento è piuttosto negativo”. Lo ha affermato il card. Pietro Parolin nel corso del suo intervento presso la “Cattedra dell’accoglienza” in corso a Sacrofano, nei pressi di Roma. “Nella nostra Europa c’è la diffusa paura di un’invasione. Bisognerebbe riuscire a smontare questa visione e avere un approccio più positivo verso questi nostri fratelli e sorelle che fuggono da situazioni di estrema miseria o conflitto. Offrire spazi di accoglienza ai migranti penso sia fondamentale”. Riguardo poi la fuga dei cristiani dal Medioriente, il segretario di Stato vaticano ha sottolineato che “dal punto di vista numerico, la presenza cristiana si sta impoverendo e questa è una grande tragedia dal punto di vista religioso perché questi sono i luoghi in cui è nato il cristianesimo”. Credo – ha continuato – che la fuga dei cristiani sia una tragedia anche perché sono una presenza di moderazione in tante situazioni e possono contribuire ad attenuare le tensioni. Una società senza cristiani rischia di diventare radicalizzata ed estremista”. Interpellato quindi sui temi etici Parolin ha ribadito che “c’è una difficoltà ad accettare il punto di vista cristiano su tante tematiche che oggi vanno per un cammino diverso, una sorta di intolleranza verso le posizioni cristiane sui temi della vita, sul rapporto uomo – donna. Si cerca di mettere sotto silenzio la voce dei cristiani. Invece – ha concluso Parolin – dobbiamo sollevare questi temi perché ne va dell’umanità dell’uomo”.