Altri due sacerdoti cattolici sono stati rapiti nel fine settimana in Nigeria, aggravando un primo trimestre dell’anno rivelatosi terribile in termini di sicurezza dei ministri di Dio. Secondo le informazioni raccolte da Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs), don Stephen Echezona è stato rapito sabato 22 marzo nella diocesi di Akwa, nello Stato di Anambra, mentre si trovava in una stazione di servizio per acquistare del carburante. Solo 24 ore dopo, la diocesi di Owerri ha annunciato il rapimento di don John Ubaechu, sequestrato mentre percorreva una strada nello Stato di Imo. Con questi due casi, il numero di religiosi rapiti in Nigeria dall’inizio del 2025 sale a 12, due dei quali – padre Sylvester Okechukwu e il seminarista Andrew Peter – sono stati uccisi dai loro rapitori. Nello stesso periodo del 2024 il numero totale di rapiti era di tre, senza morti; nel 2023 era di due, con un omicidio, e nel 2022 era di 7, con un omicidio. Ciò rende il primo trimestre del 2025 il peggiore da quando Acs ha iniziato a raccogliere dati sui sacerdoti e i seminaristi rapiti, uccisi o arrestati in tutto il mondo. Oltre a questi 12 casi, ci sono ancora tre sacerdoti, rapiti negli anni precedenti, che non sono mai stati rilasciati o dichiarati morti. Alcuni attacchi al clero, secondo Acs, sono motivati da avversione al cristianesimo, ma molti dei rapimenti sono compiuti da criminali che cercano di guadagnare chiedendo riscatti. I vescovi nigeriani hanno instancabilmente chiesto alle autorità di migliorare le condizioni di sicurezza nel Paese per il bene di tutta la popolazione, facendo costantemente appello ai fedeli affinché non cerchino di farsi giustizia da soli. Acs fa eco a questi appelli e conferma il suo impegno a sostenere la Chiesa sofferente in Nigeria.