“Una scuola innovativa e di qualità in un sistema nazionale plurale”. È il tema del convegno promosso dalla Fism Roma per ricordare i 25 anni della Legge 62 del 2000. “Un traguardo che non possiamo far passare sotto traccia, soprattutto considerandolo un percorso ad oggi ancora incompleto”, afferma Dario Cangialosi, vicepresidente della Fism nazionale e commissario della Fism Roma e Lazio. L’evento si terrà il 29 marzo presso l’Auditorium del Massimo all’Eur. Obiettivo, spiega Cangialosi, è “fare il punto con le istituzioni e con le altre associazioni che insieme a noi combattono la battaglia della libera scelta educativa”. Nel Lazio sono circa 25mila i bambini che frequentano oltre 300 scuole della Fism; a livello nazionale, la Federazione conta 9mila realtà educative, mezzo milione di bambini, 40mila addetti e migliaia di volontari. Il programma prevede i saluti di p. Nicola Bordogna, rettore dell’Istituto Massimo, e di Cangialosi. Interverranno Luca Iemmi (Fism), p. Francesco Ciccimarra (Agidae), Virginia Kaladich (Fidae) e Umberto Palaia (Agesc), con saluti istituzionali del ministro Valditara, del vescovo ausiliare mons. Di Tolve, del presidente Rocca e del sindaco Gualtieri. Due le sessioni, moderate dalla pedagogista Barbara Rossi. Tra i relatori: sr. Caterina Cangià, Cristina Costarelli, Mario Rusconi e Lara Vannini. In chiusura, focus su strumenti per l’innovazione e nuove tecnologie.