“Foggia siamo noi, care sorelle e fratelli! Foggia non sono altri, siamo noi. Noi qui riuniti. Foggia siamo noi, e ne siamo la parte migliore”. Lo ha detto mons. Giorgio Ferretti, arcivescovo di Foggia-Bovino, nel messaggio rivolto ieri alla città in occasione della solennità dell’Iconavetere: “Questa terra e la sua agricoltura hanno sete di acqua e di giustizia, non possiamo più aspettare: è giunto il momento di fare qualcosa di serio, concreto, strutturale, e di farlo insieme, in fretta”. Il presule ha esortato a non cedere all’individualismo e alla prepotenza: “Possiamo essere accecati dal sospetto e dal rancore verso tutti, oppure possiamo metterci insieme, costruire un ‘Noi’, forte, inclusivo, gentile, operativo”. Ricordando i funerali dei quattro giovani tifosi morti a Potenza, il vescovo ha detto: “Ai funerali di Samuele, Gaetano, Michele e Samuel c’eravamo tutti, eravamo migliaia. Abbiamo pregato e ci siamo uniti nel dolore”. Da qui l’appello a “una risposta unitaria e coesa, una nuova alleanza tra tutti noi”. E ha concluso: “Noi, uniti, siamo la Foggia più bella, che spera nel Signore, che da lui riceve e diffonde speranza”.