Carceri: Prison Fellowship Italia, iniziative in 7 istituti per la festa del papà

In occasione della solennità di San Giuseppe, appena trascorsa (19 marzo), l’Associazione Prison Fellowship Italia (PFIt), in collaborazione con il Rinnovamento nello Spirito Santo (RnS), è ritornata nelle carceri italiane, il 20 e il 22 marzo, per celebrare la “festa del papà”. Un’iniziativa per consolidare e mantenere vivo quel legame genitoriale che non può interrompersi con la detenzione. “Molti padri reclusi, infatti, spesso si ritengono delegittimati nel loro ruolo e vivono due isolamenti: quello fisico, e quello affettivo. Ma solo mantenendo viva questa relazione, oltre ai percorsi riabilitativi della detenzione, si può ricostruire quella fiducia e quel rispetto fondamentali per volere e iniziare un vero cambiamento”, si legge in una nota. Sette gli istituti penitenziari italiani in cui Prison Fellowship Italia e il Rinnovamento nello Spirito stanno portando un momento di gioia e condivisione per i padri detenuti e i loro figli: Aversa (CE) dove l’iniziativa si è svolta il 20 marzo scorso; Ivrea (TO), Fossombrone (PU), Lodi, Paola (CS), Laureana (RC) e Palmi (RC), il 22 marzo. “Un incontro speciale, un tempo da dedicare alle emozioni e ai piccoli gesti che solitamente, nella quotidianità, passano inosservati ma, in un contesto penitenziario e di privazione, ricordano ai figli che il loro papà è ancora presente. L’occasione per un abbraccio tra padre e figlio, a pochi giorni dalla festa del papà (che in san Giuseppe trova la massima espressione) per ridurre le distanze e continuare a vivere un legame che va oltre le sbarre e le mura di una prigione. Con questo nuovo progetto offriamo ai detenuti gli strumenti per essere padri migliori e per dare ai figli la speranza di una vita nuova”.

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