Austria: alla plenaria dei vescovi dialogo con il nuovo governo, sinodalità, corsa alle armi e pace

Si è conclusa l’assemblea plenaria primaverile della Conferenza episcopale austriaca (Öbk). I lavori, durati 4 giorni, presso l’abbazia benedettina ungherese di Pannhonalma, hanno trattato il processo sinodale mondiale e le attuazioni locali; le valutazioni sull’accordo di governo tra popolari, socialdemacratici e liberali, e le richieste che i vescovi presentano in materia di diritti, assistenza, rispetto della vita; profonda preoccupazione per lo scenario mondiale e la corsa agli armamenti in tutto il mondo, Europa compresa. Durante i lavori, i vescovi austriaci hanno deciso misure concrete da adottare a livello diocesano, austriaco e all’interno della Conferenza episcopale per il processo sinodale nella Chiesa. Per rafforzare la sinodalità nelle diocesi, a livello nazionale, all’interno della Öbk e in Europa, sono stati istituiti 4 gruppi specialistici di lavoro in ogni diocesi. Nel documento finale della plenaria i vescovi sottolineano che la sinodalità è già una pratica comune in Austria. I comitati di partecipazione “a livello parrocchiale e diocesano si sono rivelati molto utili”. Per ciò che concerne la politica, i vescovi austriaci desiderano collaborare con il nuovo governo federale, accompagnarlo con le loro preghiere e sostenerlo ovunque possibile. Gli eventi e gli sviluppi politici interni delle ultime settimane e mesi “hanno dimostrato quanto sia preziosa la disponibilità al compromesso politico, soprattutto in una democrazia rappresentativa”: la Öbk ritiene che il consolidamento del bilancio sia necessario, ma – prosegue la dichiarazione – tale consolidamento non deve avvenire a spese dei più deboli della società. “Chiunque si trovi in difficoltà senza alcuna sua colpa deve poter contare sull’aiuto della comunità”, hanno affermato i vescovi. Le famiglie numerose e i genitori monogenitoriali danno un grande contributo alla società e “necessitano di sostegno, soprattutto in considerazione dell’evoluzione demografica e dell’invecchiamento della società”. Mons. Franz Lackner, arcivescovo di Salisburgo e presidente della Öbk, sul tema delle crisi belliche in corso ha sottolineato, durante la conferenza stampa odierna di sintesi dei lavori, che “le armi da sole non garantiranno la pace”. Ha espresso comprensione per gli sforzi dell’Unione europea volti ad aumentare la propria capacità di difesa, ma ha affermato che questo da solo non è sufficiente. Lackner ha chiesto maggiori sforzi per la pace.

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