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Spagna: mons. Arguello (presidente Cee), appello all’accoglienza dei minori migranti nella penisola iberica

Il presidente della Conferenza episcopale spagnola e arcivescovo di Valladolid, mons. Luis Argüello, ha espresso il suo sostegno a un’“accoglienza e una giusta distribuzione” in tutto il territorio spagnolo dei minori migranti che arrivano alle Isole Canarie. Il presule spagnolo ha infatti affermato questa settimana in una conferenza stampa che “la Chiesa sostiene questa misura affinché sia attuata sulla base della dignità umana e del bene comune”. Argüello ha ricordato che la Chiesa ha storicamente mantenuto una posizione di collaborazione con le due diocesi delle Canarie, che “fanno uno sforzo enorme” nell’assistenza ai migranti. In questo senso, ha esposto tre principi fondamentali per affrontare il fenomeno: il diritto a non emigrare, la lotta contro le mafie che trafficano esseri umani e il riconoscimento della dignità dei migranti. Il primo principio, il diritto a non emigrare, “implica l’analisi delle condizioni nei Paesi di origine e la promozione di un impegno dell’Unione europea per migliorare la situazione in queste regioni”. In secondo luogo, ha sottolineato la necessità di combattere le mafie che trafficano esseri umani e che, secondo quanto denunciato, “traggono profitto dalla sofferenza umana”. Infine, una volta che i migranti sono già in Spagna, ha insistito sull’importanza di riconoscere la loro dignità e garantire loro un’adeguata accoglienza. Durante la firma del protocollo di adesione dell’arcidiocesi di Valladolid al programma Rehabitare (che mira ad aumentare il parco pubblico di alloggi sociali della comunità e ad integrare la popolazione nelle zone rurali, attraverso il recupero di immobili in disuso di proprietà comunale), mons. Argüello ha sottolineato che la Chiesa, attraverso diverse organizzazioni, partecipa già attivamente all’accoglienza e alla collaborazione con i migranti.

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