Secondo il rapporto 2025 di Europol, “Valutazione dell’Ue sulle minacce della criminalità organizzata e di altre forme gravi di criminalità” (Eu-Socta), ci sono sette aree-chiave in cui le reti criminali stanno diventando più sofisticate e pericolose: gli attacchi informatici (sempre più spesso mirati a infrastrutture critiche, governi, aziende e individui), frodi online di varia natura, sfruttamento sessuale dei minori online, traffico di migranti, di droga, di armi da fuoco – in espansione grazie ai progressi tecnologici, ai mercati online e alla disponibilità di armi in Europa – e dei rifiuti. Si uniscono cioè minacce che si verificano nel mondo fisico a processi criminali che si spostano online. Tuttavia, dice Socta, “la corruzione rimane uno dei più insidiosi facilitatori della criminalità organizzata, favorendo attività illecite in tutti i settori”. E nell’era digitale, i criminali prendono sempre più di mira gli individui che hanno accesso a sistemi digitali critici e utilizzano tattiche di reclutamento digitale per estendere la propria portata. A questo si accompagna da un lato l’evoluzione anche dei meccanismi finanziari con metodi di riciclaggio di denaro “incanalati in un sistema finanziario parallelo”, facilitato dalle piattaforme digitali e dalle tecnologie emergenti, e dall’altro una intensificazione della violenza correlata alla criminalità organizzata che “si sta riversando nella società più ampia”. Ed è alimentata da strumenti di comunicazione crittografati e piattaforme online che facilitano il reclutamento, l’estorsione e il coordinamento senza confini.
C’è sfruttamento di giovani, resi autori criminali che fungono anche da strato protettivo per la leadership criminale. Per “restare al passo” con una evoluzione della criminalità così rapida e pervasiva, ha dichiarato Catherine De Bolle, direttore esecutivo di Europol, occorre “rafforzare le capacità, ampliando l’intelligence, la portata operativa e le partnership per proteggere la sicurezza dell’Ue negli anni a venire”. Spiega la nota di Europol, che il rapporto Socta è il punto di partenza per definire l’approccio strategico dell’Europa alla lotta alla criminalità organizzata e alle forme gravi di criminalità: il Consiglio dell’Ue traccia, a partire da questo rapporto, le priorità per l’azione delle forze dell’ordine e i piani operativi della Piattaforma multidisciplinare europea contro le minacce criminali (Empcat).