La comunità italiana di New York ha “accolto molto bene” la visita, dall’Italia, di una delegazione delle Acli e della Fondazione Migrantes che si è conclusa ieri. Tra i molti incontri la presentazione, a Saint Patrick’s Old Cathedral School – dove è accolta attualmente anche la comunità italiana e dove si celebra ogni domenica la messa in italiano – del Rapporto Italiani nel Mondo per la prima volta negli USA, alla presenza di Istituzioni civili e religiose. Un incontro – spiega al Sir don Luigi Portarulo, responsabile della Comunità cattolica italiana a New York – “utile per capire le motivazione dell’emigrazione italiana negli Stati Uniti e in particolare a New York”. La comunità italiana – aggiunge – “ha ringraziato per questa opportunità” dalla quale è emersa la necessità di “avere la Chiesa come punto di riferimento anche sociale per gli italiani. Ed è quello che stiamo cercando di fare qui a New York”. Ogni domenica – ci dice – la chiesa è frequentata da famiglie giovani e da italiani arrivati in città da poco. Don Portarulo auspica che la Chiesa italiana sia “sempre vicina a tutti i migranti e a quelli che decidono di lasciare il Paese”, perchè la fede “non ha confini. La fede è stata e rimane sempre un punto di riferimento importante soprattutto quando si va all’estero in un Paese o città che corrono veloci”. Negli Stati Uniti vivono oltre 320mila italiani con passaporto, il 5,2% degli oltre 6milioni di cittadini italiani residente all’estero. Gli Usa sono il settimo Paese con maggiore presenza di cittadini italiani dopo Argentina, Germania, Svizzera, Brasile, Regno Uniti e Francia.