Vescovi di Sicilia: incontrano i membri della missione Speranza e Carità e benedicono il loro pellegrinaggio a Roma

(Foto Cesi)

Si è svolta nei giorni scorsi a Palermo la sessione della Conferenza episcopale siciliana (CESi), presieduta dal presidente, mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale. Durante la preghiera iniziale, i vescovi hanno espresso la loro vicinanza a Papa Francesco in questo momento di sofferenza per il Santo Padre. Uno dei momenti più significativi dell’incontro è stato il colloquio con don Pino Vitrano e la Missione “Speranza e Carità”, fondata da Biagio Conte. “I vescovi hanno invocato la benedizione del Signore sul pellegrinaggio che i membri della Missione intraprenderanno nei prossimi giorni verso Roma”, si legge nella nota.
Mons. Raspanti ha sottolineato l’importanza di questa realtà caritativa per la Sicilia: “L’eredità di Biagio Conte continua a vivere attraverso il servizio instancabile di chi opera nella Missione, testimonianza concreta del Vangelo e della speranza cristiana”. “I vescovi di Sicilia hanno benedetto la croce per il pellegrinaggio di Roma, segno di speranza e unità tra le Chiese locali – dice il responsabile della Missione, don Pino Vitrano -. Il viaggio, già iniziato con la croce proveniente dal Togo, mira a trasmettere un messaggio di speranza attraverso il cammino e la condivisione del significato della vita. Il peso della croce è leggero se questa viene portata con la fiducia in Dio”.
Tra i temi affrontati durante la sessione, la programmazione della partecipazione al Giubileo dei vescovi a Roma il 25 giugno 2025, la presentazione del rendiconto economico dei Tribunali Ecclesiastici della Sicilia per il 2024 e la discussione sulla bozza della Nota Cei sull’insegnamento della Religione Cattolica. Significativo anche il focus sul “Progetto Nicea 2025”, con particolare attenzione alla tappa ecumenica svoltasi a Messina lo scorso febbraio. Mons. Cesare Di Pietro ha evidenziato l’importanza di rilanciare il messaggio del Concilio di Nicea e la collaborazione tra la Chiesa cattolica e le Chiese ortodosse. Il Preside della Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia, don Vito Impellizzeri, insieme ai direttori degli Istituti teologici siciliani aggregati, inoltre, ha presentato una relazione annuale delineando le sfide post-Covid legate agli iscritti e alla qualità dell’insegnamento, ma ha anche evidenziato una crescita nella collaborazione sinergica tra le istituzioni. Un altro tema di grande rilievo è stato l’emergenza idrica in Sicilia. Il Laboratorio Socio-Politico della CESi ha presentato un documento dettagliato con proposte concrete per contrastare il fenomeno della siccità e migliorare la gestione delle risorse idriche. “Occorre un impegno sinergico tra Chiesa, istituzioni e cittadini per garantire l’accesso equo all’acqua, risorsa essenziale e diritto fondamentale”, hanno sottolineato i relatori.
Infine, i vescovi hanno accolto l’invito dell’arcivescovo di Tunisi, Mons. Nicolas Lhernould, a visitare la Chiesa tunisina dal 15 al 18 settembre prossimo, rafforzando così i legami di comunione e dialogo con la comunità cristiana del Nord Africa. La sessione si è conclusa con alcune nomine, tra cui quella di Gabriele Cammisa dell’arcidiocesi di Catania, come Incaricato laico dell’Ufficio regionale di pastorale giovanile, e di don Sergio Meli, dell’arcidiocesi di Palermo, come assistente regionale dell’Associazione familiari del clero.

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