Striscia di Gaza: Fletcher (Onu), “diritto internazionale è chiaro: civili, personale Onu e operatori umanitari non devono essere presi di mira”

“Il diritto internazionale è chiaro. I civili, compresi il personale Onu e gli operatori umanitari, non devono essere presi di mira. La comunità internazionale deve unirsi a noi nell’insistere per una vera indagine che accerti le responsabilità”. È quanto ribadisce Tom Fletcher, sottosegretario generale per gli affari umanitari delle Nazioni Unite (Ocha) e coordinatore degli aiuti di emergenza dopo l’uccisione, a Gaza, di un operatore delle Nazioni Unite e il ferimento di altre cinque persone negli attacchi a un compound Onu “chiaramente riconoscibile”. Nel testimoniare vicinanza alle famiglie dei colpiti, Fletcher chiede “risposte” su quanto accaduto. “Ieri (18 marzo, ndr.), in uno dei giorni più mortali a Gaza, centinaia di persone, molti dei quali bambini, sono state uccise anche in attacchi aerei. E, come ho detto al Consiglio di sicurezza, per quasi tre settimane Gaza è stata completamente isolata da cibo, medicine, carburante, gas per cucinare. I progressi che abbiamo fatto durante il cessate il fuoco nel sostenere i sopravvissuti sono stati annullati – sottolinea il coordinatore -. Le famiglie sono costrette a spostarsi e vivono di nuovo nella paura dei bombardamenti e della morte”. Da qui l’appello dell’Onu: “Il blocco degli aiuti salvavita deve essere revocato. Gli ostaggi devono essere rilasciati. I civili devono essere protetti. Il cessate il fuoco deve essere rinnovato”.

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