L’Unhcr, l’Agenzia Onu per i Rifugiati, ha lanciato un allarme per gli effetti devastanti dei tagli ai finanziamenti umanitari, che stanno mettendo a rischio milioni di vite. Filippo Grandi, Alto Commissario dell’Unhcr, ha dichiarato che le conseguenze per i rifugiati saranno “immediate e drammatiche”. “Le donne e le ragazze rifugiate, già vulnerabili a violenze e abusi, stanno perdendo l’accesso ai servizi che le proteggevano”, ha affermato Grandi. “I bambini sono privi di istruzione e rischiano sfruttamento, lavoro minorile e matrimonio precoce. Le comunità di rifugiati, inoltre, perderanno l’accesso a cibo, acqua e riparo”. L’Unhcr ha evidenziato che la maggior parte dei rifugiati rimane nei Paesi vicini al proprio, ma i tagli agli aiuti renderanno queste aree ancora più pericolose, spingendo molte persone a cercare rifugio altrove. “La riduzione degli aiuti globali renderà il mondo più instabile e insicuro”, ha sottolineato Grandi. Nonostante le difficoltà, l’Unhcr continua a rispondere alle emergenze, avendo affrontato 43 crisi nel 2024, con oltre il 90% del personale impiegato in prima linea. Tuttavia, la scarsità di fondi e risorse sta riducendo la capacità dell’agenzia di fornire supporto. “Con meno risorse, perderemo vite umane”, ha affermato Grandi. “Non si tratta solo di una carenza di fondi, ma di una crisi di responsabilità.” L’agenzia ha quindi fatto appello agli Stati membri affinché rispettino gli impegni presi, sostenendo le persone costrette a fuggire da guerre e persecuzioni. “È il momento di essere solidali, non di ritirarsi”, ha concluso Grandi, sottolineando che l’inazione comporterà sofferenza e destabilizzazione.