“La rapidità dello sviluppo dell’intelligenza artificiale ha esposto i bambini a rischi crescenti come deep fake, cyberbullismo e sfruttamento sessuale”. È quanto emerge dal booklet della Pontificia Accademia delle scienze per l’evento “Risks and opportunities of AI for children”, in programma da oggi al 22 marzo in Vaticano. “Mentre l’Ia può migliorare la sicurezza online, pone anche seri problemi di privacy e discriminazione algoritmica”, si legge nel documento, che evidenzia il ruolo della tecnologia nell’individuare minacce digitali in tempo reale: “L’Ia può essere utilizzata per generare e diffondere materiale di abuso sessuale su minori, adescare bambini online e facilitare la tratta di esseri umani”. Inoltre, viene sottolineato come “sebbene progettata per migliorare la sicurezza, una sorveglianza eccessiva può ledere il diritto alla privacy dei minori, creando una cultura del controllo che mina la loro autonomia e dignità”. L’incontro vedrà la partecipazione di rappresentanti del mondo accademico, delle industrie tecnologiche, della società civile e delle istituzioni religiose. Tra gli obiettivi dell’evento, il documento cita “lo sviluppo e l’uso dell’Ia nel mondo digitale rappresentano un’opportunità significativa per migliorare la sicurezza e la dignità dei bambini” e la necessità di “quadri normativi solidi, pratiche di sviluppo etico dell’Ia e un dialogo continuo tra le parti interessate” per proteggere i minori nel contesto digitale.