La diocesi di Terni-Narni-Amelia ricorda il vescovo mons. Franco Gualdrini, che ha guidato la diocesi dal 1983 al 2000, nel 15° anniversario della morte. Sabato 22 marzo alle ore 10 il vescovo, mons. Francesco Soddu presiederà una liturgia eucaristica nella cattedrale di Terni e un momento di preghiera nella cripta della cattedrale, in cui si trova la tomba di mons. Gualdrini. “Nel suo lungo ministero episcopale, generoso e accogliente, ha profuso le sue energie per la crescita della Chiesa diocesana, impegnato a guidare la comunità nel servizio del Vangelo, attento al mondo di oggi, indicando a tutti le vie della sequela di Cristo”, spiega la diocesi in una nota: la sua “visione di una Chiesa tutta ministeriale, nella quale laici, presbiteri e persone consacrate, giovani e adulti, si facciano carico dell’annuncio sempre nuovo che può dare la vita al mondo. Aveva accolto con gioia il Vaticano II e lo riteneva una grazia straordinaria per la Chiesa, perché mostrasse sempre più i tratti di una comunità dei fedeli, di una grande famiglia radunata dal Signore per comunicare agli uomini il Vangelo della salvezza. Egli mise in atto tutta la sua capacità educativa, amando e rispettando tutti, preti e laici, uomini e donne, le donne in maniera particolare, per edificare la famiglia diocesana sulla prospettiva del Concilio. Amava molto il colloquio con tutti perché ciascuno potesse scoprire le proprie responsabilità e assumerle. E poi quello spirito missionario che animava le sue opere, l’amore preferenziale per i poveri, per i giovani. Un ministero vissuto sempre a contatto con la gente, nelle due visite pastorali con cui ha voluto conoscere da vicino e sistematicamente tutte le parrocchie e tutte le più svariate realtà presenti in diocesi”.
Mons. Gualdrini ha promosso la costituzione di una missione in Africa, ha promosso la particolare devozione alla Madonna testimoniata anche dalla costruzione dell’edicola della Madonna del Popolo in piazza della Repubblica a Terni e il festival della canzone “Inedito per Maria”, e una fondazione dedicata alla mamma Ofelia Scala Gualdrini per la promozione della donna. Inoltre ha voluto che tutte le forme associative si “esprimessero con libertà e responsabilità”. Gualdrini è stato “un vescovo spesso presente in piazza pronto a testimoniare il suo coinvolgimento nella vita sociale, oltre che religiosa, della diocesi. Un ricordo che è prosecuzione del suo messaggio, per non disperdere lungo la via la speranza e la forza che ha trasmesso, per non rallentare il ritmo vigoroso che ha impresso, con ammirevole costanza”.