“Fragile, maneggiare con cura”. Questo il tema di un incontro che si svolgerà oggi alle 17.30 a Reggio Calabria, su iniziativa dell’Ufficio di Pastorale della salute e dell’Ufficio Educazione, Scuola ed Università della diocesi di Reggio Calabria-Bova, a cui interverrà don Massimo Angelelli, direttore dell’Ufficio di Pastorale della salute della Cei. Dopo l’introduzione di don Stefano Iacopino, direttore dell’Ufficio di Pastorale della Salute della diocesi calabrese e cappellano dell’Ospedale metropolitano di Reggio Calabria, ci saranno i saluti di Piergiuseppe Marcelli del Servizio diocesano per la Tutela minori e delle persone vulnerabili. La fragilità umana è un argomento che l’Ufficio di Pastorale della salute della Cei – spiega don Iacopino – sta affrontando attraverso una serie di incontri di formazione proposti da esperti e sostenuti da una riflessione di don Angelelli secondo il quale “la parte che emerge visibile ai nostri occhi è la fragilità intrinseca nell’essere persona. Non un difetto o una mancanza, ma un componente dell’identità antropologica della persona stessa. Siamo fragili: e non è un difetto, ma una caratteristica. Questo non ci rende meno belli o meno preziosi, ma comporta la necessità di essere trattati con cura. Come il cristallo, che sul suo contenitore porta proprio questa avvertenza: fragile, maneggiare con cura. E le persone sono molto più di un cristallo”.