Diocesi: Milano, domenica 50mila cresimandi, familiari ed educatori allo Stadio Meazza con l’arcivescovo Delpini

Torna domenica 23 marzo, allo Stadio Giuseppe Meazza, il tradizionale incontro dei cresimandi della diocesi di Milano con l’arcivescovo Mario Delpini e i vicari episcopali. Ad occupare gli spalti saranno circa 50mila persone: “Ragazzi e ragazze (prevalentemente di quinta elementare) che riceveranno il sacramento della Confermazione nelle prossime settimane e mesi, i loro genitori con padrini e madrine, i sacerdoti, le religiose, le catechiste e i catechisti che li accompagnano nel cammino”. Dalle 14 gli anelli dello stadio “si riempiranno dei colori delle sette zone pastorali della diocesi grazie alle pettorine indossate dai partecipanti”, spiega un comunicato. “Gli spalti saranno animati dalle figurazioni, realizzate con materiali di recupero (cartoni, stoffe riciclate, ombrelli, ecc.) portate in scena da circa 800 figuranti, per lo più adolescenti degli oratori diocesani. Non mancheranno momenti di musica, balli e animazione”. A ispirare i temi dell’incontro è la lettera dal titolo “Saremo un arcobaleno” che l’arcivescovo ha consegnato a metà dicembre in occasione dell’avvio del “Cammino 100 giorni cresimandi”: una riflessione sui doni dello Spirito Santo e sui loro effetti nella vita personale e comunitaria. Dopo l’introduzione, l’arcivescovo nel suo intervento risponderà alle domande di una catechista, di un cresimando e di due genitori. All’evento di domenica è collegata anche una “microrealizzazione”, una raccolta fondi che quest’anno andrà a sostenere un Centro Giovani a Damasco, in Siria, in un contesto segnato da anni di conflitti. “L’incontro annuale tra l’arcivescovo e i cresimandi – spiega don Stefano Guidi, direttore della Fom (Fondazione oratori milanesi) – porta allo stadio cinquantamila persone. È un momento di festa per l’intera diocesi, in cui si esprimono tutta la vitalità e la vivacità delle nostre comunità parrocchiali e nello stesso tempo la fiducia che esse nutrono verso i propri ragazzi”.

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