Diocesi: Grosseto, con il progetto “Abitare la notte” distribuiti 4.538 pasti alle persone senza dimora nel 2024

(foto: Caritas Grosseto)

A Grosseto le organizzazioni Cisom, Associazione Isaia, Azione Cattolica, Ceis hanno dato vita ad un network della solidarietà, sotto l’egida di Caritas diocesana, per aiutare le persone senza dimora. Nel corso del 2024 (periodo gennaio-dicembre) i pasti distribuiti nelle uscite serali sono stati 4.538; le zone visitate ad ogni uscita sono 18.  Ogni sera un gruppo di volontari esce intorno alle 19.30, partendo dalla Caritas, dove nella cucina alcune volontarie preparano un pentolone con minestrone o passata di verdure, preparato da altri volontari che stanno in cucina. Inizia così il giro nelle zone della città dove si sa di trovare persone che vivono in strada o trovano alloggio nei dormitori. Il progetto è stato finanziato da Caritas italiana attraverso i fondi 8xmille. Il progetto si sta orientando anche verso la presa in carico dei bisogni sanitari delle persone. Il progetto era nato originariamente col nome “Amici della notte” e con questo nome fu organizzato anche il primo corso di formazione a Roma con “Binario 95” progetto della Europe Consulting Onlus, una cooperativa sociale di tipo A e B costituita nel 1997, che oggi conta circa 75 dipendenti di cui 35 soci più due soci volontari e opera nell’ambito dell’assistenza socio-sanitaria, dell’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, dell’accoglienza, dell’orientamento ed inclusione sociale delle persone senza dimora, dell’immigrazione, della comunicazione, dell’informatica orientata a servizi sociali o culturali e dell’editoria.


“Con i volontari che, dopo il corso, hanno deciso di aderire – racconta don Enzo Capitani, direttore di Caritas diocesana – ci siamo messi in moto per strutturare questo progetto a cui abbiamo, poi, dato il nome attuale: Abitare la notte. La cosa importante da evidenziare è che questo è un progetto che abbraccia realtà diverse fra loro e la Caritas ha funzionato da collettore anche dal punto di vista ecumenico, perché tra noi c’è l’associazione Isaia, espressione della Chiesa apostolica”.
Attualmente sono cinque le uscite settimanali dei volontari, l’obiettivo è arrivare a sei. L’orario attuale è 19.30-21.30 e la mattina del martedì, mercoledì e giovedì dalle 6 alle 7, ma anche da questo punto di vista l’obiettivo ulteriore è effettuare un’uscita nella fascia mezzanotte-due della notte. Con questo progetto Caritas e le associazioni aderenti vogliono anche sottolineare che la notte non è solo una condizione temporale. Per questo don Capitani lancia un appello anche ai mezzi di informazione a utilizzare linguaggi che aiutino a disinnescare “la notte perenne che, ad esempio, abita sui social, dove viene utilizzato un linguaggio che alimenta tensione, scontro”.

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