Il palazzetto dello sport di San Lorenzo Nuovo si è riempito di giovani studenti per la nuova tappa del progetto “Avamposti per l’adolescenza”, promosso dal distretto VTA1 in collaborazione con i 19 Comuni dell’area e realizzato dall’Associazione Juppiter. Si tratta – viene spiegato in un comunicato – di una nuova tappa del progetto per educare al benessere e ai corretti stili di vita la Generazione Z, ovvero i ragazzi nati tra il 2005 e il 2012.
L’evento – viene spiegato – ha visto la partecipazione degli studenti dell’Istituto comprensivo Grotte di Castro, con le classi quarte e quinte della scuola primaria e alcune classi della secondaria di San Lorenzo Nuovo, Grotte di Castro e Bolsena. Obiettivo dell’incontro: sensibilizzare le nuove generazioni sulla promozione di stili di vita sani attraverso il movimento, la corretta alimentazione, la prevenzione dalle dipendenze e il contrasto a ogni forma di violenza. Nel corso dell’evento, Salvatore Regoli, presidente dell’Associazione Juppiter, ha sottolineato l’importanza di creare spazi di dialogo e confronto per i ragazzi, evidenziando come “Avamposti per l’adolescenza” rappresenti “un’occasione concreta per accompagnare i giovani nel loro percorso di crescita, fornendo strumenti per affrontare le sfide di oggi con consapevolezza e responsabilità.” Un pensiero condiviso anche dalla dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Grotte di Castro, Luciana Billi, che ha ribadito il ruolo centrale della scuola nell’educazione al benessere, sottolineando come “solo attraverso la conoscenza e la sensibilizzazione possiamo aiutare i nostri ragazzi a fare scelte consapevoli per il loro futuro”. A esprimere grande soddisfazione per l’iniziativa è stata Simona Fabi, sindaco di San Lorenzo Nuovo, che ha rimarcato l’importanza di accogliere eventi di questo genere per il territorio, evidenziando come “la prevenzione e la promozione di corretti stili di vita devono partire proprio dai più giovani.” Dello stesso avviso Antonio Rizzello, sindaco di Grotte di Castro, che ha sottolineato il valore del coinvolgimento delle istituzioni nel creare “una rete educativa solida che supporti i ragazzi nel loro percorso di crescita”. Anche Claudia De Vincentis, assessore ai Servizi sociali di Bolsena, ha posto l’accento sulla necessità di incontri come questo per contrastare fenomeni come la dipendenza e la violenza, ribadendo che “dobbiamo essere presenti per ascoltare e guidare i nostri giovani”.