Il numero di casi di una rara malattia tropicale, il tracoma, principale causa infettiva di cecità al mondo, sono stati dimezzati negli ultimi anni in una delle comunità più colpite in Uganda, ma questo numero rischia di tornare a crescere, a causa dell’interruzione di alcuni programmi dovuti ai tagli degli aiuti umanitari internazionali. Stessa cosa potrebbe avvenire per un’altra malattia oculare tropicale in Tanzania. E’ l’allarme lanciato oggi da Save the children. Il tracoma, un’infezione batterica che può portare a cecità irreversibile, stava rovinando la vita di quasi il 10% della comunità nella regione di Karamoja in Uganda, una delle aree più colpite al mondo. In quattro anni, un programma di Save the children per ridurre il tracoma, che colpisce in modo sproporzionato i bambini e le loro madri, ha raggiunto circa 58.000 persone e ridotto la popolazione colpita dalla malattia al 5% della comunità. Gli operatori umanitari ora temono che l’impossibilità di accedere alle sessioni di prevenzione igienica, ai farmaci per il tracoma e la cessazione della costruzione di latrine potrebbero portare a una recrudescenza della malattia, che si propaga attraverso le mosche ed è diffusa in aree con scarsa igiene.
Un’altra malattia tropicale che colpisce gli occhi, l’oncocercosi, nota come cecità fluviale, rischia di diffondersi in Tanzania, a causa dell’interruzione improvvisa di un programma di Save the children che affronta le malattie tropicali trascurate. Ancora una volta, sono i bambini a essere particolarmente vulnerabili a questa malattia.
Attraverso questo programma, gli operatori sanitari hanno identificato i sintomi iniziali sia del tracoma che della cecità fluviale, oltre a fornire accesso a informazioni preventive corrette, medicinali e indirizzi a strutture sanitarie in comunità difficili da raggiungere. La cecità fluviale è causata da punture di mosche che si riproducono nei fiumi a flusso rapido e provoca prurito intenso, condizioni cutanee deturpanti e problemi alla vista, inclusa la cecità permanente. È endemica in tutta la Tanzania. Come il tracoma è prevenibile, e secondo la stessa l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) esistono cinque Paesi che sono riusciti a debellarla grazie all’implementazione di appositi interventi. “Tagliare gli aiuti non è solo un fallimento di leadership morale, è un errore di calcolo strategico. Non riuscire ad affrontare questo tipo di crisi sanitarie avrà ricadute sulla vita dei bambini e tornerà a colpire tutti. Per anni anzi decenni, abbiamo raccolto le evidenze di come tali interventi possano essere salvavita per i bambini e le loro comunità in alcuni dei luoghi più poveri del mondo. Dobbiamo ai bambini un futuro migliore. Dobbiamo loro un mondo in cui la vita di ognuno di loro conti davvero” ha affermato Gabriella Waaijman, direttore operativo di Save the Children.