“Alziamo anche noi lo sguardo verso Colui che hanno trafitto, lasciamoci anche noi incontrare da Gesù. In Lui troviamo la speranza per affrontare i cambiamenti della nostra vita e nascere di nuovo”. Lo scrive il Papa, nel testo della catechesi preparato per l’udienza di oggi, il quinto dal 14 febbraio, giorno del ricovero al Policlinico Gemelli per una polmonite bilaterale. “I cambiamenti a volte ci spaventano”, argomenta Francesco: “Da una parte ci attraggono, a volte li desideriamo, ma dall’altra preferiremmo rimanere nelle nostre comodità. Per questo lo Spirito ci incoraggia ad affrontare queste paure”. “Gesù ricorda a Nicodemo – che è un maestro in Israele – che anche gli israeliti ebbero paura mentre camminavano nel deserto”, prosegue il Papa: “E si fissarono così tanto sulle loro preoccupazioni che a un certo punto quelle paure presero la forma di serpenti velenosi Per essere liberati, dovevano guardare il serpente di rame che Mosè aveva messo su un’asta, dovevano cioè alzare lo sguardo e stare davanti all’oggetto che rappresentava le loro paure”. “Solo guardando in faccia quello che ci fa paura, possiamo cominciare a essere liberati”, spiega il Papa: “Nicodemo, come tutti noi, potrà guardare il Crocifisso, Colui che ha sconfitto la morte, la radice di tutte le nostre paure”.