Naufragio vicino a Lampedusa: Unicef, minorenni tra i dispersi. “Percorsi sicuri e legali per prevenire le morti e proteggere bambine”

“Un naufragio al largo di Lampedusa ha provocato sei morti e altri 40 dispersi, tra cui – secondo le ricostruzioni – anche minorenni. È l’ultimo di una serie di incidenti mortali segnalati lungo le coste di Lampedusa e un evento tragico, ma comune, per le persone che si imbarcano su queste rotte in cerca di sicurezza e protezione in Europa. Queste morti possono e devono essere evitate”. Lo dichiara oggi
Nicola dell’Arciprete, coordinatore in Italia dell’Ufficio Unicef per l’Europa e l’Asia centrale, aggiungendo che Unicef esorta i governi a “sfruttare il quadro fornito dal Patto sulla migrazione e l’asilo per rafforzare il loro impegno a salvaguardare bambine, bambini, e adolescenti in linea con il diritto comunitario e internazionale. Ciò – spiega dell’Arciprete – include la garanzia di percorsi sicuri, legali e accessibili per coloro che cercano protezione e si ricongiungono con i membri della famiglia. Operazioni coordinate di ricerca e salvataggio in mare, sbarco sicuro, accoglienza nelle comunità e accesso ai servizi di asilo sono essenziali per prevenire le morti e proteggere bambine, bambini, adolescenti e giovani”.

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