Ecuador: precisazione dei vescovi, in un clima di polemiche e polarizzazione in vista del ballottaggio delle presidenziali, “non siamo né a favore né contro alcun candidato”

È in piano svolgimento, in Ecuador, la campagna elettorale per il ballottaggio delle presidenziali, che si terrà il prossimo 13 aprile tra il presidente uscente di destra Daniel Noboa e la candidata della sinistra, Luisa González, che al primo turno ha conquistato la maggioranza relativa dei voti. In questo contesto, il Consiglio presidenziale della Conferenza episcopale ecuadoriana diffuso ieri un comunicato, negando qualsiasi tipo di interferenza politica e ribadendo la propria posizione di neutralità rispetto alla contesa elettorale, in seguito ad alcune polemiche di questi giorni.

In dettaglio, la Chiesa cattolica prende le distanze dall’organizzazione civile ultra-conservatrice “Tradición y Acción”, chiarendo che questa entità non ha alcun rapporto canonico con l’istituzione ecclesiastica, nonostante l’uso di simboli religiosi nei suoi messaggi: “Le dichiarazioni di questa organizzazione civile sono di sua esclusiva responsabilità”, si legge nel comunicato, che sottolinea come non abbia autorizzato l’uso di immagini religiose, come quella della Vergine del Buen Suceso, per scopi politici.

La Chiesa ha inoltre ribadito il suo rispetto per le decisioni del popolo ecuadoriano alle urne e ha assicurato che non interverrà nella politica dei partiti: “Confermiamo il nostro impegno a non interferire nella politica dei partiti, né a favore né contro un particolare candidato”, conclude il comunicato. La Chiesa, in questi mesi, ha insistito sulla necessità di un processo trasparente, basato sul rispetto della volontà popolare e sulla promozione della pace sociale.

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