
“Trent’anni fa si teneva la Quarta Conferenza mondiale sulle donne a Pechino sul tema ‘Azione per l’uguaglianza, lo sviluppo e la pace’. Questo anniversario offre l’opportunità di riflettere su ciò che è stato realizzato finora”. Lo ha affermato Gabriella Gambino, sottosegretario del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita e capo della delegazione della Santa Sede, intervenendo alla 69ª sessione della Commissione sullo status delle donne presso le Nazioni Unite: “L’uguaglianza richiede non solo il riconoscimento della dignità delle donne, ma anche condizioni in cui possano godere di pari opportunità”. Gambino ha ricordato che “l’eliminazione della povertà è fondamentale, soprattutto perché colpisce maggiormente le donne: non può esserci sviluppo né pace se la dignità delle donne è minata dalla povertà”. Quindi ha ricordato che “l’educazione è uno strumento essenziale per il raggiungimento degli obiettivi di uguaglianza, sviluppo e pace”, poiché crea “un ambiente in cui donne e uomini, ragazze e ragazzi, sono trattati in modo equo e incoraggiati a realizzare il loro pieno potenziale, rispettando la loro libertà di pensiero, coscienza, religione e credo”. “Le donne svolgono un ruolo fondamentale nella famiglia, unità di base della società, e come tali devono essere rafforzate”, ha precisato, lamentando come “negli ultimi trent’anni la tendenza prevalente è stata quella di ignorare la famiglia e considerare la maternità come un ostacolo alla vita delle donne”. “Questi problemi possono essere risolti solo attraverso un’azione politica e un cambiamento culturale sulla famiglia e la maternità”, ha concluso.