Di fronte dell’acuta crisi del debito globale occorre “promuovere un quadro di cancellazione del debito che riduca i pagamenti del debito a un livello realmente accessibile, sospenda i pagamenti del debito durante la negoziazione della cancellazione”: sono tra le richieste che 124 leader religiosi del mondo oggi hanno raccolto in una lettera inviata ai ministri delle finanze del G20, con una serie di proposte e richieste rispetto al tema del debito, in linea con lo spirito del Giubileo. Occorre una legislazione che garantisca la partecipazione dei creditori privati alla cancellazione del debito, è necessaria una riforma delle istituzioni finanziarie internazionali, in modo che i Paesi debitori siano adeguatamente rappresentati, con diritti umani e ambientali al centro. I leader religiosi chiedono la creazione di una Convenzione sul debito delle Nazioni Unite per concordare regole sulla risoluzione/regolazione delle crisi del debito, prestiti responsabili e l’istituzione di un registro pubblico del debito globale in modo che tutti i creditori e i governi debitori siano ritenuti responsabili. “Intraprendere queste azioni non solo affronterà la crisi del debito immediata, ma getterà anche le basi per un sistema finanziario globale più giusto e resiliente”, concludono i leader religiosi, che invitano i ministri a essere “pellegrini della speranza, che agiscono con coraggio, solidarietà e compassione in questo anno giubilare”.