Ucraina: tre anni di guerra. Appello “urgente” di Caritas Ucraina e Caritas-Spes Ucraina, “temiamo di essere lasciati soli all’ombra della guerra”

Caritas Ucraina e Caritas-Spes Ucraina hanno supportato più di 4 milioni di persone dall’inizio dell’invasione russa su vasta scala nel 2022 e continuano senza sosta a fornire supporto con aiuti di prima necessità ma anche legale, medico e psicosociale.  Ma “le necessità di una risposta umanitaria cresce, i finanziamenti umanitari internazionali stanno diminuendo, sollevando preoccupazioni urgenti” sulla possibilità di continuare a dare un supporto continuo alle persone colpite dalla guerra, in particolare ai gruppi che vivono già in condizioni vulnerabili, come le persone con disabilità, gli anziani e le famiglie a basso reddito”. E’ l’appello e il grido di aiuto di padre Vyacheslav Grynevych, Direttore esecutivo di Caritas-Spes Ucraina e Tetiana Stawnychy, Presidente di Caritas Ucraina, rilanciato oggi da Caritas Internationalis. “Mentre la guerra continua a devastare vite, gli ucraini sono determinati a ricostruire, guarire e crescere”, sottolinea Padre Vyacheslav Grynevych, Direttore esecutivo di Caritas-Spes Ucraina. “Ma è difficile per noi affrontare tutto questo da soli. Temiamo di essere lasciati soli all’ombra della guerra, quindi facciamo appello alla comunità internazionale affinché continui a sostenere l’Ucraina. Insieme possiamo lavorare per ricostruire e raggiungere la pace in Ucraina”. Caritas Internationalis ricorda in un comunicato diffuso oggi l’impatto “grave” che questo conflitto ha avuto sulle infrastrutture civili dell’Ucraina, costringendo milioni di persone a fuggire dalle loro case e sconvolgendo le loro vite. Secondo il governo ucraino, circa 3,6 milioni di persone sono sfollate internamente, mentre l’ONU ha identificato che 12,7 milioni di ucraini, quasi un terzo della popolazione, hanno ancora bisogno di assistenza quest’anno. “Le persone che hanno perso la casa, la salute, i mezzi per vivere e le comunità possono riprendersi”, dice Tetiana Stawnychy. “Tuttavia, per iniziare un recupero precoce in una situazione di così grande disagio, potrebbero aver bisogno di ulteriore supporto con soluzioni abitative, assistenza psicosociale, occupazione, istruzione e assistenza sanitaria”. Caritas Internationalis si è fatta carico di questo appello e rilancia: “Caritas rimane impegnata a promuovere speranza e resilienza per i milioni di ucraini colpiti da questa crisi in corso. Tuttavia, il sostegno continuo da parte dell’intera comunità internazionale è essenziale per costruire un futuro migliore per l’Ucraina e l’Europa nel suo complesso”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa