Si sono conclusi ieri sera a Roma i lavori del convegno organizzato dal Forum delle associazioni familiari sul tema “La corresponsabilità educativa. Prospettive e proposte per nuove rotte, a 50 anni dai decreti delegati”. “Molti gli spunti di riflessione e le proposte sulle possibili forme di alleanza fra scuola, famiglia e territorio, alla luce dei cambiamenti sociali e culturali in atto. Ed è stato raggiunto l’intento dell’incontro, essendosi attivato un confronto anche grazie alla condivisione di esperienze e buone pratiche diffuse”, evidenzia, oggi in una nota, la Fism, la Federazione italiana scuole materne – che raggruppa circa 9.000 realtà educative in Italia. Al convegno è intervenuto il presidente nazionale della Fism, Luca Iemmi, che ha ribadito la necessità di “fare squadra” – se si vuole davvero educare – non potendo la scuola e la famiglia fare a meno l’una dell’altra. Nel suo contributo, Iemmi ha sottolineato l’importanza di modalità di attenzione e di cura da riservare non solo ai bambini, ma anche alle famiglie. Un dato ribadito anche dagli ultimi Orientamenti nazionali.
L’intervento del presidente nazionale della Fism ha poi accennato ai gesti più rilevanti nella relazione scuola-famiglia, in particolare quelli che non possono essere confinati dentro regolamenti formali o delegati ad esperti. Fra questi ha indicato ad esempio i momenti quotidiani dell’accoglienza e del congedo quali occasioni imprescindibili per la condivisione dei vissuti.
Soffermandosi sulle scuole dell’infanzia Fism, Iemmi ha presentato alcuni casi nei quali l’azione educativa – mission della Federazione – ha saputo valorizzare approcci mai dimentichi di ogni dimensione della persona (anche spirituale, ma senza finalità di indottrinamento, specie nei periodi del Natale e della Pasqua), nonché utili a favorire senso di appartenenza e capacità di dialogo, coinvolgendo bambini e genitori. Insomma, ha concluso Iemmi, “con le famiglie sempre ne vale la pena”.