Gioco d’azzardo: Caritas Italiana, al via il progetto “Vince chi smette”. Don Pagniello, “aumentare la consapevolezza nelle nostre comunità rispetto ai rischi connessi”

“La pratica dell’azzardo toglie dignità e giustizia. ‘Vince chi smette’ è uno dei progetti giubilari perché ci aiuta ad aumentare la consapevolezza nelle nostre comunità rispetto ai rischi connessi alla pratica dell’azzardo, che non è mai un gioco. Liberare le persone dalle varie forme di dipendenza, come la pratica dell’azzardo, significa restituire dignità”. Così don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana, spiega il significato del progetto attraverso il quale l’organismo pastorale della Cei, in collaborazione con la Federazione italiana delle comunità terapeutiche (Fict), promuove percorsi di animazione comunitaria con l’obiettivo di sensibilizzare le comunità sul fenomeno dell’azzardo e sui rischi ad esso associati. L’iniziativa è stata presentata oggi presso la sede di Caritas Italiana. Il fenomeno dell’azzardo – viene ricordato in un comunicato – ha assunto negli ultimi anni una dimensione preoccupante e non si registrano proposte e scelte politiche in grado di realizzare adeguate misure di contrasto, prevenzione e sostegno. Se il gioco è un esercizio singolo o collettivo liberamente scelto a cui ci si dedica per passatempo, svago, ricreazione, o con lo scopo di sviluppare l’ingegno o le forze fisiche, nell’ambito dell’azzardo, l’attribuzione della qualifica di gioco è del tutto fuori luogo. L’azzardo è infatti un’attività in cui ricorre il fine di lucro, nella quale la vincita o la perdita sono elementi aleatori (l’elemento determinante è il caso), e l’abilità, la capacità o l’esperienza altrimenti riscontrati nel gioco, hanno un’importanza trascurabile ed ininfluente”. “Dal 2013 – prosegue il comunicato – è riconosciuto come patologia perché l’azzardo può dar luogo a una condizione patologica di dipendenza, consistente nell’incapacità cronica di resistere all’impulso del gioco, con conseguenze anche gravemente negative sull’individuo stesso, la sua famiglia e le sue attività professionali. Nonostante la crescente consapevolezza di questa situazione, il fenomeno dell’azzardo continua a espandersi in modo preoccupante. Le slot machine, i gratta e vinci, le scommesse e i concorsi a premi sottraggono annualmente agli italiani circa ottantacinque miliardi di euro, rappresentando una spesa per le famiglie che si avvicina a quella per il cibo e supera quella per il riscaldamento domestico e le cure mediche”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa