Aree interne: Lucca, arcidiocesi e GalMontagnappenino sottoscrivono un protocollo d’intesa

Far incontrare necessità e risorse per la promozione del territorio montano afferente all’arcidiocesi di Lucca – Mediavalle e Garfagnana (escluso il Comune di Barga) – e le aree montane dei Comuni di Lucca, Capannori e Camaiore (esclusi Stazzema e Seravezza). Questo il cuore del protocollo d’intesa tra il GalMontagnappennino e l’arcidiocesi di Lucca sottoscritto in mattinata, rispettivamente, dalla presidente Marina Lauri e dall’arcivescovo Paolo Giulietti.
“Scarsa densità di popolazione, innalzamento dell’età media, vastità del territorio, carenza di servizi e declino economico sono i fenomeni che caratterizzano le aree interne, in particolare montane, da affrontare e governare, sia da un punto di vista civile che religioso. Non a caso questi temi sono studiati da tempo, non solo dagli enti pubblici ma anche da enti del terzo settore e dalla Chiesa stessa, che ultimamente ha dedicato alcuni appuntamenti nazionali al tema della cura pastorale delle aree interne”, viene sottolineato in un comunicato. Grazie all’intesa siglata oggi “particolare attenzione sarà data a progetti che utilizzino il patrimonio immobiliare delle piccole parrocchie per la promozione o lo sviluppo di circoli paesani, con la collaborazione delle Associazioni di ispirazione cristiana che operano in tale ambito (Acli, Anspi, Mcl…). Soddisfazione è stata espressa da entrambe le parti, in quanto il protocollo è un volano d’indubbio valore per far partire operazioni di valorizzazione delle comunità delle aree interne, offrendo la massima sinergia fra il Gal con il programma Leader 2023/2027 e le attività delle Comunità parrocchiali dell’arcidiocesi di Lucca”. Tutto questo – prosegue il comunicato – “nel convincimento che solo una forte interazione e integrazione di azioni coordinate nella sfera economica, sociale, culturale, religiosa, entro cui un individuo esprime la propria vita, possa fornire nuovi modelli di risposta alle problematiche che queste aree stanno affrontando”. “Per l’arcidiocesi – viene spiegato – è un’ulteriore occasione per dimostrare la propria fattiva attenzione a tutte le dimensioni dell’umano, anche per le comunità locali delle aree interne, nelle quali ricerca una forte interazione, dialogo e presenza con tutte le realtà di questi territori: parrocchie, espressioni di volontariato, associazioni e comitati locali. Si tratta dunque di un segnale in controtendenza, di prossimità e agevolazione, per le comunità dei territori montani dove ora sarà possibile creare sinergie fra il patrimonio umano e immobiliare dell’arcidiocesi – che può essere messo a disposizione per lo sviluppo di progetti socio-culturali e la creazione di opportunità di lavoro – con l’offerta di sostegno economico che il Gal esprimerà mediante i propri bandi”.

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