“Tre anni di conflitto hanno lasciato ferite profonde nelle vittime più vulnerabili. Il terrore delle bombe, la perdita dei propri cari e il rischio per la propria incolumità sono solo alcune delle esperienze che possono compromettere profondamente il benessere di bambini e bambine”. Lo afferma Stefano Antichi, delegato di Terre des Hommes in Ucraina, tracciando un bilancio dell’intervento umanitario della fondazione. Nell’ultimo anno, grazie al progetto “Keep me safe”, finanziato dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, l’organizzazione ha raggiunto oltre 8.000 persone, di cui 6.000 minori, nelle regioni di Chernihiv, Kharkiv e Kherson, garantendo supporto scolastico e psicosociale. “Vediamo ogni giorno quanto i nostri interventi riescano a fare la differenza per famiglie che hanno disperatamente bisogno di ritrovare la normalità della pace e per questo continueremo ad essere al loro fianco”, aggiunge Antichi. Terre des Hommes ha inoltre avviato due centri a Odessa per donne vittime di violenza, offrendo supporto psicologico, assistenza legale e percorsi per l’indipendenza economica. “Quando è arrivata la guerra ho perso tutto, ma soprattutto ho perso la mia libertà”, racconta Natalia, una delle donne accolte nel centro antiviolenza. Oggi ha trovato lavoro e sogna di aiutare altre donne a cambiare la propria vita.