“Il Decreto 62 è solo un’opportunità. Dunque, non va letto come un obbligo, altrimenti ci incanaliamo in decenni di welfare fatto di obblighi, ma come un’opportunità per rilanciare la nostra identità”. Lo ha detto Roberto Franchini, docente del ministero per le Disabilità sull’applicazione del decreto 62, intervenendo all’incontro di approfondimento sul decreto legislativo n. 62/2024 che introduce il “Progetto di vita” per le persone con disabilità, che si è svolto oggi pomeriggio a Roma. “La nostra identità è anche aver cura della salute o della riabilitazione, ma è in primis la prossimità alle persone con disabilità – ha aggiunto -. Dunque, la priorità è sostenere le vite. Il decreto lo conferma, ci aiuta dunque ad allineare i nostri interventi all’interno di uno scenario più ampio che è relativo alla pienezza di vita delle persone, tenendo conto di spiritualità, appartenenza, relazione. Sarà una bella avventura”.