“La disinformazione di massa è una minaccia e una sfida che non dovrebbe essere sottovalutata”: è Iniziativa dei cristiani per l’Europa (Ixe), rete europea di associazioni cattoliche laicali, a lanciare l’allarme in una dichiarazione dal titolo “Europa sotto pressione: difendere la verità in tempi di guerre ibride”. L’attenzione è posta sulla Russia che oltre alla sua “guerra di aggressione barbara e immotivata” contro l’Ucraina, sta conducendo una guerra ibrida che colpisce l’Europa con la disinformazione: obiettivo, “cambiare l’opinione pubblica e diffondere la paura a favore di coloro che vogliono abolire la democrazia e indebolire il nostro sostegno all’Ucraina”. Anello debole sono i media digitali perché “particolarmente vulnerabili alla manipolazione”, che può arrivare a “sabotare” campagne elettorali e processi politici. Due le denunce di Ixe: la prima, riguarda “forze radicali che usano Internet per diffondere propaganda, disinformazione, deepfake e contenuti che esaltano la violenza”; la seconda, invece, i “pochi oligopolisti e monopolisti che controllano la sfera pubblica digitale” e usano algoritmi che spesso premiano l’incitamento all’odio a beneficio di una maggiore visibilità o “promuovono forze radicali e diffamano i partiti democratici”. Senza citare nomi, la dichiarazione mette in guardia da una “abbondanza di potere che minaccia la nostra democrazia, colpisce la fiducia nelle istituzioni, nei politici, nei partiti politici e nelle comunità religiose”.