Attraverso l’analisi dei dati, la rete Open Olympics 2026, costituita da Libera e da altre 20 associazioni promotrici della campagna internazionale di monitoraggio Open Olympics 2026 per la trasparenza dei Giochi invernali, rinnova quattro “domande civiche”: il conteggio effettivo dei progetti (dal portale di Simico mancano 6 delle 100 opere previste dal Piano, oltre a quelle escluse dal Dpcm ma comunque legate ai Giochi); la trasparenza sulle fonti di finanziamento e sulle spese effettivamente sostenute (dettagli ancora assenti nel portale); i dati sull’impronta CO2 per valutare efficacemente l’impatto ambientale delle opere (su cui c’è disponibilità di Simico Spa); chiarimenti su come si eviterà di scaricare i costi su ambiente, lavoro e controlli, considerati i tempi ristretti.
Con il secondo report di monitoraggio civico “A un anno dall’avvio dei Giochi invernali, che cosa rivelano i dati del portale Open Milano Cortina 2026?”, la rete Open Olympics 2026 accende i riflettori sull’imminente fase di organizzazione e realizzazione dei XXV Giochi. In questo contesto, la Fondazione Milano Cortina 2026, ente responsabile, dovrà reperire oltre 1,6 miliardi di euro. “Allo stato attuale – spiega la rete -, preoccupa però il deficit patrimoniale di circa 108 milioni di euro (bilancio 2023), con il rischio che eventuali perdite ricadano su Stato ed enti territoriali, come del resto previsto dagli attuali accordi. Crediamo che la sola ipotesi di un onere a carico del pubblico basti di per sé a spronare la Fondazione a garantire un ‘di più di trasparenza’, riportando un dettaglio di come sia utilizzata ogni singola risorsa, secondo quali criteri si sta decidendo di spendere all’interno di Fondazione, come sta avanzando il reperimento risorse. Pertanto, sollecitiamo anche Fondazione a prevedere una restituzione ampia di dati aperti e, se possibile, un portale pubblico che favorisca chiarezza e controllo civico, sul modello di Simico Spa”.
“Il nostro obiettivo – concludono le associazioni della Rete – resta uno soltanto: fare delle XXV Olimpiadi e Paralimpiadi italiane del 2026 un esempio di trasparenza e un’autentica festa dello sport, per tutte e tutti”.