Haiti: dato alle fiamme il maggiore ospedale di Port-au-Prince, chiuso da tempo. Le autorità di Governo speravano in una riapertura

Il principale ospedale pubblico di Port-au-Prince, capitale di Haiti, chiuso da tempo per la situazione di violenza e insicurezza che coinvolge la città, è stato dato alle fiamme ieri dalle bande armate che controllano almeno l’85 per cento della capitale stessa. Il direttore generale dell’ospedale Prince Sonson Pierre, ha confermato l’incendio in un’intervista all’agenzia Associated Press. Ha detto di aver chiamato la polizia per vedere se potevano mettere in sicurezza l’edificio per evitare una perdita totale. “È molto triste che in un Paese in cui mancano i servizi medici, l’ospedale generale di Port-au-Prince sia in fiamme”, ha dichiarato.

L’ospedale si trova nel centro della capitale, in una zona saldamente in mano alla coalizione di gruppi armati Viv Ansanm. Nel dicembre scorso, il Governo haitiano aveva ripreso il controllo della struttura, preannunciandone la riapertura. Ma nel corso della conferenza stampa, tenuta la vigilia di Natale con l’intento di dare i particolari su tale riapertura, le bande criminali avevano aperto il fuoco, uccidendo due giornalisti e un agente di polizia e ferendo altri sette cronisti. In seguito a quel fatto, il ministro della Sanità si era dimesso, e della riapertura dell’ospedale non si era più parlato. Ieri, il probabile “colpo di grazia”.

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