Giornata Vita: mons. Vaccari, “viviamo una cultura della prevaricazione, a scapito della vita debole e fragile”

“La vita oggi viene compromessa in tante situazioni, in primo luogo a motivo della guerra, ma anche per tante situazioni che ci stanno davanti. Viviamo una cultura della prevaricazione, a scapito della vita debole e fragile che coinvolge non solo i bambini: penso alla recente disposizione sul fine vita adottata dalla Regione Toscana, di dubbia applicazione, sul suicidio assistito ‘a richiesta’”. Lo ha detto ieri sera il vescovo di Massa Carrara-Pontremoli, mons. Mario Vaccari, presiedendo, presso la chiesa parrocchiale di san Sebastiano a Massa, la veglia diocesana di preghiera, in occasione della 47° Giornata Nazionale della Vita. Durante la veglia, organizzata dall’Ufficio diocesano per la pastorale della famiglia e dai volontari dei Centri di Aiuto alla Vita del territorio, il presule ha sottolineato l’importanza di radunarsi in preghiera per custodire il dono della vita. All’interno della veglia sono stati letti ampi stralci del Messaggio dei vescovi sulla Giornata, mentre è stata portata una testimonianza proveniente dal Cav di Carrara, sull’aiuto e il sostegno che viene offerto a chi si rivolge ai volontari. La cultura della vita, ha sottolineato mons.  Vaccari, è “cura” e “sollecitudine” verso gli anziani, i migranti, i malati e i disabili, “nell’ottica del dono di sè che discende dall’amore di Dio”.

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