“Accogliamo come un segnale positivo il rifinanziamento, per i prossimi tre anni, del Fondo per il contrasto alla povertà educativa nella legge di conversione del decreto Milleproroghe approvata al Senato. Le risorse previste – 3 milioni per ciascun anno fino al 2027 – non sono sicuramente all’altezza della grande sfida che il Fondo è chiamato ad affrontare, ma ci auguriamo che l’iniziativa parlamentare sia un primo passo, propedeutico a un prossimo incremento sostanziale delle risorse”. Lo dichiara Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo Settore. “Le attività del Fondo già programmate o avviate proseguiranno – aggiunge -, ma sulla prevenzione e sul contrasto della povertà educativa minorile, che sappiamo peraltro essere strettamente legata alla povertà materiale, riteniamo assolutamente necessari investimenti più decisi e politiche più strutturate. Spiace molto, poi, che la conversione del dl Milleproroghe non abbia potuto rappresentare l’occasione per innalzare il tetto del 5 per mille e per escludere il Terzo settore dalle incomprensibili nuove disposizioni sul contenimento della spesa pubblica, come chiediamo da tempo”. “Nell’altro ramo del Parlamento, inoltre, registriamo purtroppo un passo indietro rispetto all’ascolto e al coinvolgimento del Terzo settore nelle politiche sociali del Paese – prosegue Pallucchi – : in base al testo attualmente in discussione alla Camera del decreto Emergenze-Pnrr, gli Enti di Terzo Settore rischiano di rimanere esclusi dall’elaborazione dei piani di riqualificazione sociale delle aree più vulnerabili del Paese, nonostante siano proprio loro i soggetti più presenti e spesso più consapevoli dei problemi e dei bisogni delle persone. A maggior ragione nei territori più a rischio di disagio ed emarginazione, protagonisti dell’elaborazione di misure di riqualificazione sociale devono essere le istituzioni pubbliche territoriali insieme al Terzo settore” conclude la portavoce del Forum Terzo Settore.