Economia: agli Stati generali del vino dibattito su Politica agricola comune e settore vitivinicolo. Ue leader mondiale

In occasione degli “Stati generali del vino”, l’Ufficio del Parlamento europeo in Italia, in collaborazione con la Rappresentanza in Italia della Commissione europea, organizza un evento dedicato alle politiche Ue per il settore vitivinicolo, tra competitività, export e turismo enogastronomico. “L’evento, dedicato al settore vitivinicolo europeo, un pilastro della Pac e un’eccellenza dell’Unione europea”, spiegano dal Parlamento europeo in Italia, si aprirà con gli interventi della vicepresidente del Parlamento europeo Antonella Sberna e del ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida. Previsti i contributi di alcuni eurodeputati e altri politici italiani. I saluti introduttivi saranno a cura di Carlo Corazza, direttore del Parlamento europeo in Italia e di Claudio Casini, direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea. Nei panel tematici previsti nel corso dell’evento, esperti del settore, rappresentanti delle istituzioni e stakeholder “approfondiranno temi cruciali per il settore vitivinicolo. Tra questi, il regolamento Ue per le Dop, Igp e Docg, le politiche di sostenibilità, e le strategie per l’export e l’internazionalizzazione. Si approfondirà anche il ruolo della filiera vitivinicola nel promuovere il turismo locale e nel recupero dei territori spopolati.
Il settore vitivinicolo europeo continua a rappresentare uno dei pilastri della politica agricola comune (Pac) e una delle eccellenze dell’Unione europea. Con una produzione annua che supera i 160 milioni di ettolitri, l’Ue rimane il leader mondiale del settore, contribuendo al 45% delle superfici viticole globali, al 63% della produzione e al 48% del consumo mondiale di vino. La viticoltura coinvolge più di 3,2 milioni di ettari e circa 2,5 milioni di aziende vitivinicole, generando oltre 3 milioni di posti di lavoro diretti, a cui si sommano numerosi impieghi indiretti lungo la filiera. Italia, Francia e Spagna, principali produttori dell’Ue, continuano a rappresentare quasi la metà della produzione globale. “Oltre al suo valore economico, il vino è parte integrante del patrimonio culturale e paesaggistico di molte regioni europee, contribuendo alla promozione del turismo enogastronomico e al rafforzamento delle tradizioni locali”.

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