Oggi, 1° febbraio, segna un momento straordinario per l’Ordine dei Ministri degli infermi: l’inizio ufficiale dell’Anno giubilare camilliano, dedicato a celebrare i 450 anni dalla conversione di San Camillo de Lellis. Questo evento speciale rappresenta un’occasione unica per riscoprire il carisma del fondatore e riflettere sul valore della carità e del servizio verso i malati e i bisognosi, centrali nella missione camilliana.
Le celebrazioni avranno luogo in alcuni dei siti più significativi della vita di San Camillo, offrendo ai partecipanti l’opportunità di vivere momenti di preghiera, riflessione e comunione.
Stamattina, a San Giovanni Rotondo, alla Casa Sollievo della Sofferenza, alle ore 10,30 l’accoglienza della reliquia del cuore di San Camillo, custodita a Messina, e celebrazione presieduta da p. Medard Abouè, consultore generale e coordinatore della Commissione centrale del Giubileo camilliano.
Al santuario Santa Maria delle Grazie, alle ore 18, solenne concelebrazione eucaristica presieduta da mons. Franco Moscone, arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, con l’accoglienza ufficiale della reliquia.
Domenica 2 febbraio, all’Ara Votiva nella Valle dell’Inferno, alle ore 9, commemorazione della conversione di San Camillo nel luogo simbolo della sua rinascita spirituale. Al santuario Santa Maria delle Grazie, alle ore 11,30, solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal card. Edoardo Menichelli, con la partecipazione del superiore generale, p. Pedro Tramontin, e dei consultori generali. All’Albergo Santa Maria delle Grazie, alle ore 17, un convegno dal titolo “Camillo, giovane ferito che continua a donare guarigione e consolazione”.
Lunedì 3 febbraio, alle ore 10, alla chiesa del cimitero di Manfredonia, concelebrazione eucaristica presieduta da padre Pedro Tramontin, nel luogo che accolse San Camillo durante il suo percorso di conversione. Al santuario San Michele Arcangelo, a Monte Sant’Angelo, pellegrinaggio giubilare e atto di consacrazione della Grande Famiglia Camilliana a San Michele, a conclusione delle celebrazioni iniziali dell’Anno giubilare.
“L’Anno giubilare camilliano è un’occasione per rinnovare il proprio impegno verso il prossimo, seguendo l’esempio di San Camillo de Lellis, che trasformò il dolore della sua vita in un messaggio di speranza e carità. Ogni momento di queste celebrazioni rappresenta una chiamata a vivere il carisma camilliano, che continua a ispirare milioni di persone nel mondo”, spiegano i Camilliani.