Giornata per la vita: Teramo-Atri, “tutelare la natalità e la vita nascente”

“Le crescenti difficoltà sociali ed economiche (dalla globalizzazione alla crisi ambientale, dalla migrazione diffusa alle dinamiche geopolitiche in atto) che colpiscono strati sempre più ampi della popolazione mondiale, anche in società industrializzate, stanno determinando in tutto il pianeta una significativa diminuzione dei tassi di natalità e un incremento di fattori di rischio sociobiologici che impattano sulla salute della madre e del nascituro”. Lo scrivono, in un documento comune in occasione della Giornata della vita, docenti delle Cliniche ostetriche universitarie partecipanti al convegno della diocesi di Teramo-Atri intitolato “Le povertà emergenti e la protezione della vita nascente: l’impegno per una terza missione a tutela della natalità”. “Si tratta di criticità di accoglienza, di inclusione sia di popolazione autoctona che straniera in percorsi nascita controllati e gestiti al meglio, di barriere culturali e linguistiche a volte difficili da superare o rimuovere, di carenza di conoscenze specifiche dei contesti sanitari così peculiari dal punto di vista etnico-culturale rispetto alla incidenza delle diverse malattie”, prosegue il testo, in cui i firmatari auspicano che “nel prossimo futuro l’attività di terza missione debba costituire uno dei punto fondamentali da sviluppare a tutela della natalità e della vita nascente e del benessere materno”, promuovendo attività curriculari “in cui professionalità e volontariato siano capaci di individuare fabbisogni specifici, culturalmente e antropologicamente variegati e di organizzarne la gestione socio-sanitaria”.

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