Il 2025 sarà per l’Unione europea un anno “segnato da simboli e sfide”: lo sostiene Sofia Fernandes, vice-direttrice dell’Istituto Jacques Delors nell’editoriale della lettera di informazione di gennaio. È il centenario della nascita di Jacques Delors, e il 40° anniversario dall’inizio del mandato di Delors come presidente della Commissione europea, ricorrenza che “deve essere un’opportunità per rinnovare un’ambizione sociale per l’Ue, nello spirito di Jacques Delors”, scrive Fernandes, secondo cui lo statista francese ha lasciato una eredità che “rimane una preziosa fonte di ispirazione in un’epoca di profonde transizioni e crescenti incertezze”. Mentre si attende, per la fine di gennaio, il nuovo Patto di dialogo sociale europeo, “l’urgenza di rafforzare la giustizia sociale e la coesione all’interno dell’Ue non è mai stata così urgente”.
Anche il nuovo piano d’azione per l’attuazione del Pilastro europeo dei diritti sociali è un traguardo atteso con iniziative che “rientrano nella visione deloriana di un’Europa sociale”. Tuttavia, segnala la vice-direttrice “per riconnettersi pienamente a questa ambizione, sarà necessario non solo realizzare questi progetti, ma anche integrare le preoccupazioni sociali in tutte le politiche europee, siano esse commerciali, industriali o agricole”. C’è poi l’avvio dei negoziati sul quadro finanziario pluriennale 2028-2034, che dovrà “tradurre questa ambizione in mezzi concreti”.
Fernandes fa poi riferimento all’insediamento ormai prossimo del presidente Donald Trump: “Una politica commerciale unilaterale e aggressiva degli Stati Uniti potrebbe dividere gli Stati membri e indebolire gli interessi europei”, mette in guardia, mentre il rischio di un disimpegno americano dalla Nato evidenzia “la necessità di una maggiore autonomia europea in materia di difesa”. Il miglior omaggio che possiamo rendere a Jacques Delors, conclude l’editoriale, “è continuare a portare avanti la sua visione e il suo pensiero, in particolare a favore di un’Europa più giusta e più unita. Sperando che questa visione possa trasformarsi in realtà per le generazioni future”.