Vescovi Calabria: preoccupazione per il gioco d’azzardo che sta aumentando, “una vera e propria condanna”

Il tema del lavoro ha indotto i vescovi calabresi – che si sono riuniti nei giorni scorsi a Reggio Calabria –  a riflettere insieme sui problemi sociali della Regione, esprimendo “viva preoccupazione per la mancanza della tutela delle persone fragili che trovano nella piaga del gioco d’azzardo una vera e propria condanna”. I vescovi, sotto la presidenza di mons. Fortunato Morrone, arcivescovo di Reggio Calabria-Bova, chiedono con “forza alle autorità competenti una responsabile presa in carico di questo grave problema, che anziché diminuire si sta incrementando”. Un’altra preoccupazione espressa è quella che riguarda la Sanità regionale che continua a “manifestare gravi carenze a danno dei più poveri”. I presuli hanno auspicato “una maggiore collaborazione” tra le Commissioni di Pastorale Sociale, del Lavoro, Caritas e Pastorale della Salute” e “maggior coinvolgimento” e “collaborazione” tra tutte le Commissioni della Conferenza Episcopale Calabra “col desiderio che esse siano sempre più un punto riferimento nello spirito della sinodalità”. La sessione di lavoro della Cec è stata caratterizzata dal cammino di approfondimento del “delicato” tema della formazione dei futuri presbiteri “in vista – scrivono in una nota diffusa oggi – di un progetto comune, che da tempo costituisce motivo di appassionato dialogo e di confronto tra i presuli”. Con Papa Francesco poi, i presuli hanno riaffermato, nella “giornata della memoria”, la necessità che “l’orrore della Shoah non sia mai dimenticato” e hanno dichiarato “la loro vicinanza a chi oggi soffre per la guerra, in particolare agli Israeliani e ai Palestinesi”. Con le parole del Papa hanno affermato che “ogni essere umano, sia cristiano, ebreo, musulmano, di qualsiasi popolo e religione, è sacro, prezioso agli occhi di Dio e ha diritto a vivere in pace” ed hanno “elevato insieme la loro preghiera anche per la pace in Ucraina e in tutte le parti del mondo” riaffermando che “con la guerra si perde sempre tutto”. I vescovi – che hanno accolto mons. Alberto Torriani, arcivescovo eletto di Crotone – S. Severina, “rinnovando gli auguri per la sua elezione” – hanno partecipato all’inaugurazione dell’anno giudiziario del Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano Calabro e del Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano di Appello e hanno ascoltato una “dettagliata relazione” di Chiara Griffini, presidente del Servizio Nazionale della Tutela Minori e – in collegamento da remoto – della coordinatrice nazionale, Emanuela Vinai. La Conferenza Episcopale Calabra ha confermato, tra le nomine, come vicario giudiziale del Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano Calabro mons. Vincenzo Varone, della diocesi di Mileto – Nicotera – Tropea coadiuvato come vice vicari da don Marcello Froio, della diocesi di Catanzaro – Squillace e da don Pasquale Zipparri della diocesi di Cassano all’Jonio.  Amministratore sarà il diacono Francesco Ielo, della diocesi di Reggio Calabria – Bova. In seguito al decesso del delegato regionale FACI, mons. Franco Maio, della diocesi di Cosenza – Bisignano, i vescovi hanno nominato, come da Statuto, il primo dei non eletti, don Giuseppe Repaci, della diocesi di Reggio Calabria – Bova. Hanno nominato inoltre, consulente ecclesiastico regionale dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani, don Marco Mastroianni della diocesi di Lamezia Terme.

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