San Giovanni Bosco: don Motto (salesiani), “straordinaria modernità in un clima di emergenza educativa esasperata”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Santo significa separato, irraggiungibile, non terreno, il contrario di profano. In questo senso, è forse più appropriato dire don Bosco anziché san Giovanni Bosco, perché egli camminava con i piedi ben piantati per terra, immerso nei problemi di ogni genere, ma con lo sguardo sempre rivolto al cielo”. Così don Francesco Motto, socio fondatore e direttore per 20 anni dell’Istituto storico salesiano, ricorda con il Sir il santo torinese nel giorno della memoria liturgica: “Un personaggio del passato, ma con tratti di straordinaria modernità, se correttamente compreso. In un clima di emergenza educativa esasperata, lasciamoci ispirare dal suo Sistema Preventivo, attualizzandolo alle sfide del nostro tempo”. Don Motto è anche il curatore dell’Epistolario completo di Giovanni Bosco, pubblicato dalla Las tra il 1992 e il 2024, presentato a Roma il 28 gennaio e al centro di un nuovo incontro il 2 aprile, alle ore 15, presso l’Archivio di Stato di Torino, con interventi di Alberto Riccadonna, Paolo Cozzo e Domenico Agasso, per analizzare il rapporto di don Bosco con il Piemonte e il suo impatto oltre i confini regionali.

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