Mons. Udo Markus Bentz, arcivescovo di Paderborn, è arrivato questa mattina nella capitale irachena Baghdad. Presidente del gruppo di lavoro per il Medio Oriente della Conferenza episcopale tedesca (Dbk) e della Commissione tedesca Justitia et Pax, Bentz desidera inviare un segnale di solidarietà ai cristiani rimasti in Iraq. Si tratta del primo viaggio in Iraq di un presule tedesco dal 2018: un anno fa un viaggio fu annullato per ragioni di sicurezza. “Ma ora vorrei dire ai cristiani in Iraq che siamo al loro fianco. L’Iraq si è ripreso dagli anni di terrore dello Stato islamico, ma è ancora alla ricerca di una coesistenza pacifica tra religioni e confessioni”, ha detto all’arrivo Bentz, che a Baghdad incontrerà il patriarca della Chiesa caldea, Raphaël I Sako, e l’arcivescovo latino della capitale, mons. Jean Benjamin Sleiman. Visiterà la cattedrale siro-cattolica e un laboratorio ecumenico per i giovani organizzato dalla Fondazione Pro Oriente; inoltre conoscerà i progetti Caritas durante colloqui presso l’Ambasciata tedesca per capire “fino a che punto la ricostruzione delle comunità cristiane ha avuto successo e dove c’è ancora bisogno di sostegno, anche a livello internazionale”. Bentz, ricordando il ruolo chiave della Chiesa nella riconciliazione nazionale ha invitato a “non perdere di vista l’Iraq, culla della civiltà e anche del cristianesimo primitivo”. L’arcivescovo continuerà la sua visita nel nord dell’Iraq: nella città curda di Erbil incontrerà amministratori pubblici e membri delle numerose confessioni cristiane, approfondendo i programmi di ricostruzione promossi dalle Chiese e le opportunità di ritorno per i cristiani nella regione. Spostandosi poi nella piana di Ninive si recherà a Qarakosh e Mosul, dove venne proclamato il califfato nel 2014. È prevista anche la visita santuario yazida di Lalish.