Consiglio d’Europa/Ue: giovani e azzardo, impatto sui singoli, le famiglie, la società

“Gli impatti negativi dei disturbi associati ai videogiochi e al gioco d’azzardo molto spesso vanno ben oltre l’individuo, avendo un impatto anche sui suoi cari, sulle famiglie e sugli amici e imponendo costi tangibili e intangibili alle comunità e alle società”, ha osservato la relatrice principale della conferenza, Orsolya Király, ricercatrice e docente presso l’Istituto di psicologia, Eötvös Loránd University, Budapest, Ungheria. “L’onere dei costi pubblici associati al gioco d’azzardo è enorme e anche la dipendenza da videogiochi rappresenta un onere crescente per la società”, ha aggiunto. Király ha citato una ricerca che suggerisce che gli sviluppatori di giochi traggono profitto in modo sproporzionato dai giocatori d’azzardo patologici, piuttosto che dai clienti con alti guadagni, e ha consigliato un principio di “sicurezza dalla progettazione” per rispondere a tale sfida. “I governi ne stanno prendendo atto. Ad esempio, in Italia il governo ha recentemente destinato 5 milioni di euro ad un avviso pubblico rivolto alle regioni e alle province autonome italiane per la presentazione di progetti volti a favorire la prevenzione delle dipendenze da sostanze e comportamentali tra i giovani, comprese quelle correlate all’utilizzo di Internet”. Come ha sottolineato Nathalie Berger, direttrice del Sostegno alle riforme degli Stati membri della Commissione europea, durante la conferenza: “Questo progetto multinazionale dello Strumento di sostegno tecnico si colloca al crocevia delle priorità della Commissione europea in materia di politiche di salute mentale, giovanili e digitali. Nell’intraprendere insieme questo progetto, abbiamo tutti la responsabilità condivisa di proteggere e preparare i nostri giovani. Unendo le forze, possiamo creare un approccio completo ed efficace per affrontare i rischi associati ai videogiochi e al gioco d’azzardo online”.

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