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Il Parlamento europeo ha onorato oggi la memoria delle vittime dell’Olocausto durante una sessione plenaria straordinaria a Bruxelles. La presidente Roberta Metsola ha aperto la seduta solenne. Quindi ha preso la parola Corrie Hermann (nelle foto), che ha ricordato la storia di suo padre, il violoncellista e compositore di origine ungherese Pál Hermann, assassinato dai nazisti nel 1944. Quindi i deputati hanno osservato un minuto di silenzio. Nel suo discorso, la presidente Roberta Metsola ha affermato che il Parlamento europeo “ricorderà sempre, parlerà sempre e difenderà sempre la dignità, la speranza e l’umanità”. “Oggi, ricordiamo i sei milioni di uomini, donne e bambini ebrei assassinati dalla Germania nazista”, ha detto Metsola. “Furono gasati, fucilati, lasciati senza cibo. Assassinati nei ghetti, ammassati in carri bestiame, sepolti in fosse comuni, uccisi nei campi di lavoro e nei campi di sterminio progettati esclusivamente per annientare. Intere comunità annientate. Intere famiglie massacrate. Intere generazioni rubate. Ma persino quell’orrore non ha spazzato via la speranza del popolo ebraico. Ricordiamo anche tutte quelle comunità rom e sinti e innumerevoli altre massacrate a causa della loro fede, etnia, orientamento sessuale, disabilità o opinioni politiche”.
- (Photo European Parliament)
- (Photo European Parliament)
L’Olocausto “non è avvenuto da un giorno all’altro. La disumanizzazione degli ebrei d’Europa è iniziata molto prima di Auschwitz. È iniziata con le parole. Con la propaganda che denigrava gli ebrei come ‘pericolosi’ e ‘alieni’. È iniziata con l’esclusione, l’umiliazione e la sistematica privazione della dignità. Quando è stata messa in moto la ‘soluzione finale’, il percorso era già stato lastricato di indifferenza e odio”.