Cybersecurity: Campus Biomedico, presentata innovativa piattaforma AI per difesa e supporto Pmi italiane

(Foto Campus Biomedico)

Una piattaforma web di supporto alle Piccole e medie imprese italiane (Pmi) vittime di attacchi Cyber, utilizzabile anche da chi non ha forti competenze tecniche. Uno strumento indispensabile per migliorare la cybersecurity posture delle Pmi in grado di fornire un’assistenza immediata in caso di crisi. Dalla collaborazione tra Google.org, Università Campus Biomedico di Roma e Politecnico di Milano nasce la piattaforma Pacy (Pro-Active Cybersecurity), presentata a Roma presso la facoltà di Ingegneria dell’Università Campus Biomedico di Roma nel corso dell’evento “Cybersecurity 5.0” alla presenza, fra gli altri, di Martina Colasante, Government Affairs & Public Policy Manager di Google Italia; di Roberto Setola, presidente del corso di laurea in ingegneria dei sistemi intelligenti presso Ucbm; di Matteo Lucchetti, direttore del Centro di competenze Cyber 4.0; di Francesco Carioti, direttore della Divisione rapporti istituzionali e relazioni esterne Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn); di Mario Breccia, vicedirettore delle informazioni per la cybersecurity Nato; Lorenzo Benigni, vicepresidente di Unindustria con delega alla sicurezza; Ivano Gabrielli, direttore del servizio di Polizia postale e per la sicurezza cibernetica.
La piattaforma, si legge in una nota, “punta a dare sostegno a uno dei punti deboli del sistema produttivo italiano: la quasi totalità delle aziende del bel Paese sono infatti piccole o medie ma il 43 per cento di esse non ha un responsabile della sicurezza informatica (secondo il rapporto Grentz 2023). Il numero crescente degli attacchi, calcolato dal Clusit (Associazione italiana per la sicurezza informatica) in 1.637 solo nel primo semestre 2024 con un aumento del 23 per cento rispetto all’anno precedente; un maggiore utilizzo di malware (34 per cento degli attacchi) e un aumento significativo degli attacchi DDoS (che arrivano al 27 per cento in Italia), rendono più urgente fornire risposte concrete per non impoverire il tessuto produttivo e occupazionale italiano”. Tramite la piattaforma, grazie ad un’interfaccia intuitiva che utilizza linguaggio naturale la Piccola impresa, subito dopo l’incidente informatico, sarà guidata in un percorso di assistenza in grado di determinare il tipo di incidente, guidare l’utente nelle operazioni preliminari necessarie per limitare l’impatto dell’attacco, ed infine per facilitare la compilazione di report sull’evento. Documenti e file saranno caricabili direttamente dalla chat per garantire un’analisi più rapida e precisa dell’attacco. Sarà possibile generare automaticamente i report da presentare a Polizia postale, Garante per la privacy.
Come Università, dichiara Setola, “stiamo crescendo negli studi e nei progetti legati alla cybersecurity tanto da poter annunciare oggi l’apertura di un nuovo laboratorio in collaborazione con il ministero per l’imprese e il Made in Italy e il centro di competenza Cyber 4.0, e di poter condividere un importante percorso con Google sui temi della formazione e del supporto alle Pmi in tema di cybersecurity”. “La cybersecurity deve diventare parte integrante della cultura d’impresa, poiché è un asset di competitività – afferma Benigni -. Per questo motivo occorre supportare le imprese, in particolare le Pmi”.

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