Si intitola “Un anno di speranza” il numero di gennaio-febbraio 2025 della rivista Terrasanta che dedica all’Anno santo il dossier del primo numero di quest’anno. Il sommario propone approfondimenti storici e culturali come i legami con i giubilei ebraici, la venerazione delle reliquie giunte grazie a sant’Elena da Gerusalemme, l’ostensione della Sindone. Uno sguardo particolare, si legge in un comunicato stampa delle Edizioni Terrasanta, è rivolto alle comunità cristiane del Medio Oriente alle prese con guerre e situazioni economiche gravi, in cerca di speranza. All’interno è possibile leggere la riflessione che il custode di Terra Santa, fra Francesco Patton, sviluppa nella sua rubrica. La “storia di copertina” a firma di Giuseppe Caffulli, “Siria, caduta di un dittatore”, approfondisce le recenti vicende del Paese e l’impatto e i rischi del nuovo potere islamista sui cristiani. Tra le testimonianze raccolte, quella di fra Firas Lutfi, superiore dei francescani a Damasco. Al Libano, invece, è dedicato il reportage realizzato a Beirut Jacopo Mocchi, raccontando Souk el Tayeb, il mercato diventato una cucina comunitaria per rispondere alla crisi degli sfollati causata dalla guerra recente con Israele. Nella sezione sull’archeologia, Giampiero Sandionigi fornisce aggiornamenti sui lavori di indagine in corso nella basilica del Santo Sepolcro, “Da Cava a luogo di culto”. Qui gli archeologi della Sapienza Università di Roma lavorano dal 2022 trovando conferma delle informazioni nel confronto con le fonti antiche. Il numero in uscita, infine, inaugura una nuova rubrica a firma di Hana Bendcowsky, del Centro Rossing per l’educazione e il dialogo di Gerusalemme, attivista israeliana impegnata nel dialogo ebraico-cristiano in Terra Santa, e offre dati sulle forniture idriche a Gaza, uno scenario drammatico che solleva accuse di crimini di guerra contro Israele.