“Ci preoccupano, a livello generale, l’astio predicato verso altri popoli, altre religioni, altre culture, e, tra gli altri fenomeni, la minaccia continua alla sicurezza e alla stessa esistenza del popolo di Israele, così come quanto – dopo l’orrore del 7 ottobre – è avvenuto di sconvolgente nella Striscia di Gaza, provocando la morte di tante migliaia di innocenti civili palestinesi”. Con queste parole il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha richiamato l’urgenza di costruire un percorso di pace e di distensione in Medioriente: “La guerra genera lutti e macerie, la violenza produce violenza e nutre desiderio di vendetta. Bisogna avere il coraggio, la forza, la determinazione di spezzare le catene dell’odio. Diversamente non vi sarà mai pace e sicurezza”. Mattarella ha espresso il proprio auspicio affinché la tregua in Medioriente venga rispettata e possa trasformarsi in un processo di vera distensione: “La soluzione dei ‘due Stati, due popoli’, l’unica in grado di cercare di dissolvere i giacimenti di odio che si sono ulteriormente accresciuti”. Quindi ha ampliato lo sguardo alla situazione globale: “Avvertiamo il rischio concreto che torni in auge, nella società così come nei rapporti internazionali, il nefasto criterio espresso dalle parole ‘mors tua, vita mea’, sempre foriero di tragedie. Avremmo invece bisogno, tutti e in ogni parte del pianeta, di una nuova stagione all’insegna del dialogo, della collaborazione, della comprensione”.