Adolescenti: Cnr, tra il 2019 e il 2022 triplicati i “lupi solitari”. Tintori, “iperconnessione ha ruolo primario in isolamento”

“Dal 2019 al 2022 sono drasticamente aumentati i giovani che si limitano alla sola frequentazione della scuola nella loro vita” e “nel mondo adolescenziale è significativamente diminuita l’abitudine a trascorrere il tempo libero faccia a faccia con gli amici: i ‘lupi solitari’ sono addirittura triplicati in 3 anni, passando dal 15 al 39,4%”. Lo afferma Antonio Tintori, tra gli autori di uno studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports che dimostra come l’aumento dell’isolamento sociale in Italia costituisca un problema grave, già cronicizzato e correlato all’interazione di fattori relazionali e psicologici. Lo studio, condotto dal gruppo multidisciplinare di ricerca “Mutamenti sociali, valutazione e metodi” (Musa) dell’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali del Consiglio nazionale delle ricerche di Roma (Cnr-Irpps) e diffuso oggi, ha indagato, attraverso un approccio di ricerca di tipo socio-psicologico, l’eziologia del ritiro sociale identificando i fattori scatenanti tale comportamento tra gli adolescenti.
La ricerca si è basata sui dati di due indagini trasversali condotte dal gruppo nel 2019 e nel 2022 su studenti di scuole pubbliche secondarie di secondo grado e su campioni rappresentativi a livello nazionale composti rispettivamente da 3.273 e 4.288 adolescenti di età tra 14 e 19 anni. Identificati tre profili di adolescenti: le “farfalle sociali”, “gli amico-centrici” e i “lupi solitari”: proprio all’interno di quest’ultimo profilo, è stato individuato un sottogruppo composto da adolescenti che non incontrano più i loro amici nel mondo extrascolastico. “Precedenti studi del nostro gruppo di ricerca avevano già chiarito le cause di alcuni effetti negativi del mutamento delle interazioni sociali accelerato della pandemia da Covid-19, che ha esacerbato la trasposizione delle relazioni umane verso la sfera virtuale”, spiega Tintori. Per lo studioso, in particolare l’iperconnessione ha “un ruolo primario in questo processo corrosivo dell’interazione e dell’identità adolescenziale e successivamente del benessere psicologico individuale. L’iperconnessione è principale responsabile tanto dell’autoisolamento quanto dell’esplosione delle ideazioni suicidarie giovanili”.

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